Riconoscere i più importanti quadri Monet vuol dire intraprendere un percorso nell’universo artistico di uno dei pittori principali degli ultimi secoli. Non si può che iniziare questa rassegna con la serie delle Ninfee, che in realtà include qualcosa come 250 opere realizzate dall’artista in tarda età. Monet era ispirato in maniera profonda dalla tradizione giapponese, e proprio per questo motivo aveva deciso di realizzare negli spazi esterni alla propria abitazione un giardino orientale, con uno stagno pieno di ninfee. Con il tempo, si innamorò di queste piante, decidendo di studiarle in ogni particolare, fino a quando diventarono soggetti della sua arte.
Tra i quadri Monet che vale la pena di scoprire c’è anche Donne in giardino, realizzato nel 1866 e attualmente conservato presso il Musée d’Orsay di Parigi. Dipinto all’età di 26 anni, mette in mostra uno stile ancora non ben definito e caratterizzato da sperimentazioni che lasciano intravedere, in ogni caso, il preludio a quelli che saranno i principi dell’impressionismo. Donne in giardino fu dipinto con la tecnica en plein air, cioè all’aria aperta e non all’interno di uno studio. La tela, di grandi dimensioni, è di 255 x 205 centimetri: ecco perché, per conservare la stessa prospettiva e non cambiare punto di vista, il pittore decise di scavare una piccola fossa per abbassare la tela in modo tale che la sua metà superiore fosse all’altezza degli occhi. Il quadro riproduce delle donne in un giardino: Monet chiese alla sua compagna Camille di posare in posizioni differenti, affinché potessero essere raffigurate varie donzelle.
Ancora, nella rassegna di quadri Monet merita una menzione particolare Impressione, levar del sole: si tratta di un’opera che ha contribuito a cambiare non solo l’arte francese, ma la storia dell’arte europea. Il quadro ha gettato le fondamenta per l’attività degli impressionisti: portato a termine nel 1872, attualmente è ospitato dal Musée Marmottan Monet di Parigi. A essere rappresentato sulla tela è il porto di Le Havre al sorgere del sole. A metà strada tra l’innovazione e la tradizione, quest’opera presenta molti elementi tipici della pittura di paesaggio classica, ma al tempo stesso introduce delle novità molto importanti: le rapide pennellate sono finalizzate a mettere in evidenza unicamente i principali dettagli del porto. Ecco, quindi, che si può osservare un dipinto che mette al bando ogni artificio superfluo per puntare tutto sulla spontaneità.
Infine, l’ultimo dei quadri di Monet da conoscere in questa breve guida è Canottaggio sul fiume Epte di Monet, realizzato nel 1890 e ospitato, oggi, in Brasile, al Museo d’Arte di San Paolo. Ciò che balza subito all’occhio, nell’osservare l’opera, è l’oscurità delle tonalità cromatiche, mentre spiccano Blanche e Suzanne, le due protagoniste, figlie di Ernest Hoshedé, un banchiere particolarmente facoltoso che amava collezionare i quadri di Monet. Per altro la madre di Blanche e Suzanne, Alice, diverrà la seconda moglie del pittore dopo essere rimasta vedova. Non è questo il solo dipinto in cui viene proposto il fiume Epte, un corso d’acqua spesso rappresentato dall’artista in molti dei suoi quadri più celebri.