Se vi state avvicinando al mondo dell’arte, non potete fare a meno di conoscere i più importanti quadri Picasso. Naturalmente la produzione del pittore iberico è molto vasta, ma vale la pena di mettere in risalto almeno alcune delle opere principali. A cominciare, per esempio, dal Ritratto di Gertrud Stein, che gli esperti ritengono il quadro che pose le basi per il Cubismo. Realizzato tra il 1905 e il 1906, rappresenta la scrittrice americana Gertrude Stein, grande amica del pittore e sua sostenitrice anche dal punto di vista economico. I profondi occhi neri sono il dettaglio più significativo di un’opera che evidenzia la personalità molto forte di Gertrud.
Risale al 1907, invece, Le demoiselles d’Avigon, che fu il risultato di un percorso piuttosto elaborato e complicato per l’artista: prima della definitiva realizzazione, infatti, ci fu bisogno di una lunga preparazione a base di progetti e schizzi. A essere raffigurata è la rievocazione di un bordello di Barcellona, con cinque donne avvolte da lembi di vestiti o teli che non riescono a nasconderne le nudità. Proprio la rappresentazione geometrica dei corpi è il cuore dell’opera, che è priva di sfondo e che offre la sensazione di un quadro impermeabile.
Tra i quadri Picasso più celebri merita di essere menzionata Ma Jolie, portata a termine nei primi anni Dieci del Novecento e attualmente ospitata a New York, al Moma, cioè il Museum of Modern Art. In questo caso ci troviamo nel pieno del periodo cubista del pittore, come si può facilmente intuire. Il titolo deriva dal ritornello di una celebre canzone in voga a quell’epoca ed è riportato in basso: il quadro è dedicato a una delle amanti di Picasso, Eva Gouel.
Come dimenticare, poi, I tre musici? In uno dei quadri Picasso più originali si possono apprezzare i temi del cubismo sintetico. Realizzato al termine della Prima Guerra Mondiale, nel 1921, mette in mostra un gusto del colore che è del tutto inedito, se non addirittura cartellonistico. A essere raffigurati sono Arlecchino e Pulcinella, vale a dire due personaggi della Commedia dell’Arte, che però non sono da soli: insieme con loro c’è un monaco, con il quale danno vita a un divertente terzetto musicale, mentre sotto il tavolo si può notare un cane.
Del decennio successivo, e in particolare del 1932, è Il sogno, che raffigura una donna che sta dormendo. Le sue braccia sono piegate, così come inclinato da un lato è il suo capo: il soggetto femminile è caratterizzato da linee tondeggianti, che sono messe in risalto dalla sinuosità della poltrona rossa su cui la protagonista è seduta. L’armonia di questo dipinto è decisamente lontana dalle sensazioni provocate dalle figure mostruose di molte altre opere di Picasso, e probabilmente trae spunto dalla pittura fauves di Matisse. Infine, ultimo in ordine di apparizione ma certo non per importanza o fama, ecco Guernica, cittadina divenuta celebre suo malgrado per il primo bombardamento aereo subito nel 1937 e, soprattutto, per il dipinto di Picasso. La grandezza del dipinto, lungo 8 metri e alto 3 metri e mezzo, è una peculiarità non nota a tutti.